Apre NOWAIR – New Opportunities and Winning Approaches In Respiratory disease, evento annuale organizzato con la sponsorizzazione di Novartis per ribadire l’impegno nella ricerca e negli studi in ambito respiratorio, per malattie come l’Asma Allergico Grave, patologia che colpisce bambini e adulti, di cui soffrono almeno 50.000 Italiani (su circa tre milioni di asmatici). L’Asma è un problema mondiale, secondo l’OMS ne sono affetti tra i 100 e i 150 milioni di individui, di cui 30 milioni in Europa. Le linee guida della Global INiziative for Asthma (GINA) indicano quale obiettivo primario il raggiungimento del controllo ottimale della patologia; non controllare l’Asma Grave comporta problemi per il paziente tra cui il persistere dei sintomi e l’insorgere di frequenti riacutizzazioni che possono causare ospedalizzazioni frequenti e mettere a rischio la vita delle persone, oltre a provocare un consistente onere sociale ed economico per i sistemi sanitari. La maggior parte dei pazienti con Asma Grave è allergico. L’avvicinarsi della primavera e l’inizio di pollinazioni precoci, rappresentano un fattore di rischio perché favoriscono l’acuirsi degli attacchi.
“La grande maggioranza dei pazienti con AAG è poli-sensibilizzata” – chiarisce Giorgio Walter Canonica, Professore di Pneumologia-Humanitas University-Milano e Presidente SIAAIC “questo significa che si è sensibili a più allergeni, a più pollini contemporaneamente. La stagionalità, può determinare una recrudescenza della patologia; per questo è importante intervenire in modo adeguato a livello terapeutico. Il trattamento dell’Asma Grave con un farmaco biologico monoclonale anti IgE (Omalizumab) diretto su un bersaglio mirato (IgE) non distingue tra allergene e allergene, tra acaro e polline, agisce a monte della cascata infiammatoria e ha uno spettro a 360°.”
Il trattamento con anti-IgE migliora la sua azione se si tiene conto delle comorbilità; come evidenziano i dati dello studio Proxima presentati a Nowair.
“I dati in real life dello studio Proxima evidenziano che le comorbilità riguardano quasi il 60% dei pazienti affetti da Asma Allergico Grave” sottolinea Canonica. ”Rinosinusite e poliposi nasale sono le problematiche prevalenti e il 20% è affetto da gastroreflusso. Questi dati rilevano l’importanza di valutare il paziente in modo collegiale per rendere la terapia efficace. I dati confermano quanto rilevato da 10 anni di studi condotti in real life e cioè che Omalizumab è efficace e sicuro, favorisce la riduzione degli attacchi con un impatto notevole sulla qualità di vita dei pazienti con AAG”.