Non solo in estate, ma in tutte le stagioni, il gelato è diventato parte delle abitudini quotidiane degli italiani, dai bambini agli anziani. Accanto a quello fresco, c’è quello confezionato, di cui consumatori conoscono ancora poco le caratteristiche .
A questo scopo un pool di medici ed esperti in nutrizione hanno redatto il dossier “Nutrizione & Gelato” (consultabile online, direttamente sul sito web www.istitutodelgelato.it) sul gelato confezionato in Italia per conto dell’Istituto del Gelato Italiano (IGI) per aiutare a far conoscere e a valutare i prodotti di gelateria industriale.
Commenta il Prof. Michelangelo Giampietro, Presidente IGI nonché nutrizionista e medico dello sport: “sono ancora tanti purtroppo i pregiudizi che circondano il gelato industriale e che non tengono conto dell’impegno delle molte aziende alimentari che svolgono un’intensa attività di ricerca per garantire prodotti sempre più gustosi, sicuri, innovativi e accessibili a tutti. In questo dossier tentiamo di rendere giustizia ad un alimento che ha tante virtù e che per questo può rientrare a pieno titolo in una alimentazione equilibrata e corretta.”
In oltre 70 anni da quando è nato, il gelato confezionato italiano è cambiato moltissimo: da una parte ha aumentato gusto, gradevolezza e capacità di gratificare anche i palati più esigenti, dall’altro non ha mai smesso di evolversi e migliorare in termini di varietà di forme, tipologie e ingredienti, venendo
incontro anche al consumatore attento al benessere e ai contenuti nutrizionali. Ad esempio, i conservanti non vengono aggiunti perché non servono. Il freddo è di per sé il miglior conservante e, proprio per questo, la catena del freddo garantisce da sola la perfetta conservazione
del gelato nel tempo.
Il gelato confezionato, inoltre, è passato da una modalità di consumo eccezionale, voluttuaria e stagionale a essere gustato tutto l’anno, conquistando i favori e la fiducia delle famiglie italiane e trovando una collocazione pressochéstabile nei freezer di casa.
Inoltre, nel corso di EXPO Milano 2015 l’industria del settore ha sottoscritto con il Ministero della Salute un protocollo di riformulazione in cui sono stati individuati dei chiari obiettivi di miglioramento delle caratteristiche nutrizionali dei prodotti rivolti ai bambini. Tali obiettivi sono stati raggiunti da tempo, in
termini di contenimento di zuccheri, grassi saturi e ridimensionamento delle calorie per porzione.
Secondo il Dr. Michele Sculati, specialista in Scienza dell’Alimentazione con indirizzo in Nutrizione Clinica, studi di risonanza magnetica funzionale
hanno dimostrato come il gelato sia in grado di attivare le aree del corpo che producono sensazioni di gratificazione e ciò è dovuto a un insieme di particolarità uniche che lo caratterizzano. Gli alimenti gratificanti producono un duplice effetto sul comportamento alimentare nel breve e nel lungo
periodo: durante il momento di consumo (breve periodo), un alimento come il gelato tende a stimolare un nuovo assaggio. È importante, quindi, individuare la porzione che desideriamo consumare, perché altrimenti il rischio è di mangiarne più di quanto avremmo cognitivamente voluto. Dopo aver
gustato il gelato, per diverse ore (lungo periodo) – attraverso la soddisfazione che proviamo e il suo effetto sui circuiti di gratificazione nel nostro cervello – beneficeremo di una spontanea regolazione del comportamento alimentare.
Il consumo di gelato si integra perfettamente anche all’interno della Dieta Mediterranea (DM). Come sottolinea la Dott.ssa Cinzia Myriam Calabrese, Specialista in Medicina Interna e Nutrizione Clinica, l’ampia letteratura scientifica che indica nella DM un modello alimentare protettivo verso la maggior parte delle patologie non trasmissibili – grazie alle proprietà nutritive dei cibi che la caratterizzano – ci permette, infatti, di annoverare, nelle giuste quantità e frequenze, anche i gelati tra gli alimenti previsti in piramide e
sostanzialmente “salutari”.
Per gli anziani il gelato fa rima con piacere, gusto, e con la facilità di
deglutire un alimento ricco di importanti proprietà nutrizionali. Il Dr. Francesco Landi, specialista in Medicina Interna e Geriatria presso il Policlinico Gemelli di Roma, sottolinea come per le persone anziane il gelato confezionato sia preferibile perché controllato e sicuro dal punto di vista igienico, trasparente
grazie a un’etichetta chiara, prodotto con ingredienti sani e di qualità e diviso in porzioni tali da conoscere esattamente i valori nutrizionali assunti. Il gelato, inoltre, può stimolare, anche nelle persone affette da disturbi cognitivi, la cosiddetta “memoria del gusto” con un impatto positivo sulla psiche. Il ricordo del sapore e della consistenza suscitato dal gelato rappresenta un aspetto fondamentale per il miglioramento dello stato nutrizionale delle persone anziane.
La salute alimentare deve essere tutelata in tutte le fasi della vita della donna: molte patologie femminili, infatti, si possono prevenire e curare attraverso un’attenta cultura alimentare. In particolare, durante i 9 mesi di gravidanza è importante apportare tutti i nutrienti necessari al benessere della mamma e al
corretto sviluppo del bambino, evitando cibi che rendano difficoltosa la digestione e che apportino una quantità eccessiva di calorie. Sotto questi aspetti, il gelato confezionato può sicuramente far parte di un
sano regime alimentare in gravidanza, in quanto ha un buon contenuto proteico, oltre che lipidico e di zuccheri.
Il Dr. Franco Vicariotto, specialista in Ostetricia e Ginecologia presso l’ospedale Humanitas – San Pio X di Milano, sottolinea come dal punto di vista della sicurezza alimentare, la gravidanza sia un periodo delicato,
che richiede un’attenta protezione della futura mamma e del bambino dal rischio di contrarre malattie come la toxoplasmosi o la salmonella, che potrebbero avere conseguenze gravi sullo sviluppo del feto e la
salute del nascituro. Per questa ragione, è importante evidenziare che il gelato confezionato italiano èsicuro, perché pastorizzato, controllato e perché segue rigide procedure di lavorazione.
Il gelato esercita un’attrazione irresistibile sui bambini sin dai primi anni di vita: il Dr. Giuseppe Morino, Responsabile UO Dietologia Clinica presso l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, ne approva il consumo come
alimento invitante e nutriente nel contesto di un regime alimentare bilanciato. Un bambino educato nel seguire un’alimentazione corretta basata su rispetto dei pasti, consumo di frutta e verdure, varietà alimentare e abituato a praticare attività fisica, può tranquillamente consumare alimenti ritenuti ad alta densità calorica, come il gelato, senza privazioni e con equilibrio.
Il gelato rappresenta un alimento “completo” adatto a tutti gli sportivi perché è allo stesso tempo rinfrescante, dissetante e in grado di restituire energia all’organismo, donando un’immediata sensazione di sollievo e ristoro dopo l’impegno di uno sforzo muscolare. Il Prof. Michelangelo Giampietro, Medico dello Sport e Nutrizionista, assicura come sia una merenda ideale per chi pratica qualsiasi tipo di sport. Nel tempo, infatti, l’industria del gelato ha migliorato gli ingredienti e sviluppato nuove tecnologie che hanno
permesso la realizzazione di prodotti sempre più vicini alle indicazioni della scienza dell’alimentazione.