Ha compiuto da poco il decimo anno di vita e ancora oggi, più che mai, la Dieta Mediterranea è ampiamente riconosciuta come “Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità” da parte dell’Unesco.
Eppure, anche in Italia, ci stiamo allontanando da questo modello alimentare, tanto che il numero di italiani obesi o in sovrappeso risulta elevato: lo è il 25% dei minori e il 46% degli adulti.
Di questo tema hanno parlato gli esperti durante l’annuale evento promosso dalla Fondazione Barilla, quest’anno organizzato con Food Tank, dal titolo “Resetting the Food System from Farm to Fork – Setting the Stage for UN 2021 FOOD Systems Summit” – e a cui é stato dedicato il panel “Cibo come prevenzione” con l’obiettivo di discutere dell’alimentazione e del suo ruolo cruciale nel contribuire a prevenire malattie croniche non trasmissibili.
Obesità e sovrappeso gravano sul nostro stato di salute: l’adozione regolare di questo regime alimentare incide in modo determinante sulla longevità, con un impatto paragonabile alla differenza che si osserva tra fumatori e non fumatori.
Dieta Mediterranea vuole anche dire conoscenza e messa in pratica della sostenibilità: gli alimenti che dovremmo consumare con più frequenza sono quelli tipici della nostra tradizione culinaria che, al tempo stesso hanno anche un minore impatto ambientale.
Le nostre scelte alimentari, inoltre, hanno un impatto anche sull’ambiente, visto che fino al 37% delle emissioni globali di gas serra provengono dai nostri sistemi alimentari, dal campo alla tavola. Mangiare, infatti, è l’atto conclusivo di un processo che coinvolge la gestione dei terreni, delle foreste e delle acque, l’agricoltura, l’allevamento e la pesca. Inoltre, richiede un grande utilizzo di energia e di acqua potabile di cui spesso non siamo consapevoli. E, in questo senso, la Doppia Piramide Alimentare e Ambientale ideata dalla Fondazione Barilla rappresenta una “guida” per dimostrare la strettissima relazione tra due aspetti di ogni alimento: il valore nutrizionale e l’impatto ambientale generato.
Questo strumento illustra come gli alimenti a minore impatto ambientale siano anche quelli alla base della Dieta Mediterranea, come ortaggi, frutta, olio extravergine di oliva, frutta secca, cereali integrali, legumi, consigliati dai nutrizionisti per la nostra salute.